森林浴
Che cos’é
Intorno agli anni ‘80 il direttore dell’ente forestale giapponese M. Tomohide decide di promuovere delle immersioni in natura, ovvero delle esperienze in natura di totale unione con l’ambiente attraverso l’attenzione sui 5 sensi.
Lo Shinrin-Yoku 森林浴 (letteralmente bagno di foresta) si diffonde al punto tale da venire prescritto dai medici giapponesi come terapia preventiva.
La scienza medica ha immediatamente accompagnato questa pratica, avvalorandola attraverso i suoi studi (con focus particolare sulla relazione biochimica tra ambiente e uomo).
Lo Shinrin-Yoku infatti apporta diversi benefici sia fisiologici che psicologici. Eccone alcuni:
- riduzione della pressione sanguigna
- rinforzamento del sistema immunitario favorendo la produzione dei linfociti NK
- abbassamento livello di colesterolo
- aiuta a guarire da depressione, stress cronico e stati d’ansia
- migliora la qualità del sonno
- migliora la capacità di concentrazione
Il dottor Qing Li, immunologo e presidente del Centro Medico Giapponese Forestale, è un rinomato esperto e studioso del “forest bathing”.
Da oltre trent’anni, il governo giapponese ha finanziato ricerche per affrontare le problematiche psicofisiche causate dall’urbanizzazione crescente, dal tecno-stress (lo stress legato all’uso eccessivo dei dispositivi tecnologici) e altri fattori che allontanano l’uomo dal suo stato naturale. Non è un caso, inoltre, che il biologo E. O. Wilson abbia coniato il termine “biofilia” per descrivere il bisogno biologico dell’uomo di essere in contatto con la natura.
Come si pratica
Dalla fusione con l’approccio scientifico e quello olistico, il forest bathing di the Journey Iscah si pratica:
- attenzione sensoriale (ai profumi del bosco, al tatto con le piante, ai suoni emessi dalle creature delle foreste, al sapore sulle papille gustative)
- tempi dilatati
- meditazione camminata e seduta guidate
- respirazione
- yoga sciamanico
- espressione artistica (haiku, scrittura creativa, arte di qualsiasi genere)
- mentoring
The Journey of Iscah non può prescindere dal bagaglio esperenziale da cui ha attinto. In particolar modo dal rapporto uomo-natura ricercato dai monaci giapponesi Yamabushi. Non c’è un collegamento diretto tra Shinrin-yoku e Shugendō a livello teorico, ma le pratiche e gli obiettivi non differiscono di molto.
Lo scopo di ricerca interiore qui proposto, risiede nell’approfondimento dello shugendō e delle regioni remote del Giappone, affinchè quello stesso semtimento venga risvegliato con maggiore vigore ovunque voglia essere risvegliato.
Ovviamente, ricerca che non si limiterà soltanto a questa aerea geografica del mondo.